L’ex Scalo Farini di Milano sta per essere trasformato in un nuovo centro vitale per la città, grazie alla realizzazione di un innovativo studentato progettato per l’Accademia di Belle Arti di Brera dallo studio di architettura Mate. Questo edificio all’avanguardia, che sorgerà su una superficie di 3.000 metri quadrati, rappresenta un punto di incontro tra innovazione tecnologica, sostenibilità ambientale e rigenerazione urbana, posizionandosi come un simbolo della rinascita della zona.
Un Edificio a Impatto Zero: Caratteristiche Architettoniche e Sostenibilità
Il nuovo studentato sarà un esempio di architettura sostenibile, rispettando gli standard NZEB (Nearly Zero Energy Building) e sarà completamente gas-free. L’edificio, che si svilupperà su sei livelli (piano terra più cinque piani), avrà un fronte di 100 metri per 30 metri e un’altezza massima di circa 23 metri. La struttura sarà caratterizzata da un design a gradoni digradanti verso un nuovo parco urbano, con due grandi giardini pensili situati al terzo e al quarto piano, che contribuiranno a creare un microclima più favorevole e a migliorare la qualità della vita degli abitanti.
La copertura dell’edificio sarà sormontata da un grande parco fotovoltaico capace di produrre 109 kW, mentre il sistema impiantistico sarà basato su pompe di calore polivalenti alimentate da acqua di falda e acqua di pozzo. Questo impianto innovativo permetterà la produzione simultanea di acqua calda e refrigerata, evitando l’installazione di impianti a gas o caldaie tradizionali. Inoltre, l’edificio sarà dotato di un sistema di climatizzazione smart, centralizzato per le aree comuni e personalizzabile negli alloggi, con inibizione automatica in caso di apertura delle finestre.
Per quanto riguarda l’efficienza energetica, la struttura sarà protetta da frangisole in lamiera ondulata e da ampi balconi aggettanti che limiteranno l’esposizione diretta ai raggi solari, contribuendo a mantenere temperature interne ottimali. Un ulteriore sistema di recupero e riutilizzo delle acque piovane permetterà di intercettare almeno il 50% dell’acqua, utilizzandola per l’irrigazione della vegetazione presente sui balconi e nelle aree verdi circostanti. Almeno il 15% dei materiali utilizzati nella costruzione sarà riciclato o recuperato dall’edificio demolito, in linea con i principi della valutazione DNSH (Do No Significant Harm).
Alloggi e Servizi per gli Studenti
Il nuovo studentato ospiterà 78 appartamenti progettati per accogliere fino a 200 studenti. Gli alloggi saranno suddivisi in due principali tipologie: l’80% sarà costituito da nuclei integrati, ossia appartamenti in grado di ospitare tre persone, mentre il restante 20% sarà composto da miniappartamenti con metrature comprese tra i 30 e i 40 metri quadrati, ideali per uno o due studenti. Ogni unità abitativa sarà dotata di un disimpegno, una cucina, zone giorno e notte e un ampio balcone o loggia.
Oltre agli spazi privati, gli studenti potranno usufruire di una vasta gamma di servizi comuni dislocati sui vari livelli dell’edificio. Tra questi, spiccano lavanderie, stirerie, una palestra, sale riunioni, aule studio, atelier e un auditorium con 90 posti a sedere. Il piano terra sarà permeabile alla cittadinanza, con un grande atrio di 240 metri quadrati concepito come uno spazio-atelier a doppia altezza, destinato a ospitare mostre, concerti e altre attività culturali, trasformando lo studentato in un vero e proprio polo creativo.
Un Progetto Integrato nel Contesto Urbano
L’edificio sorgerà accanto ai capannoni storici progettati tra il 1908 e il 1914 per lo scambio ferro-gomma, che verranno riqualificati e riconvertiti in spazi didattici e formativi. Il progetto dello studentato si inserisce nel contesto della trasformazione dell’ex Scalo Farini, un’area di circa 468.000 mq, che prevede anche il recupero e la valorizzazione del patrimonio di archeologia industriale esistente.
L’area FS dell’ex Scalo Farini è stata recentemente acquisita da UniCredit, che si è aggiudicata una porzione significativa dell’ex scalo nell’ambito della strategia di riqualificazione urbana di Milano. Questo intervento si inserisce in un più ampio processo di trasformazione che coinvolge diverse aree ferroviarie dismesse della città, oggetto di un accordo di programma siglato nel 2017 tra il Comune di Milano, Regione Lombardia, il gruppo Ferrovie dello Stato Italiane e altri attori istituzionali.
La nuova struttura sarà collegata alla città tramite la futura promenade Brera, un percorso pedonale che unirà il campus alla stazione della metropolitana Lancetti, facilitando l’accesso e integrando ulteriormente lo studentato nel tessuto urbano milanese. Il progetto risponde, infatti, non solo all’esigenza di nuovi spazi abitativi per studenti italiani e internazionali – il 30% degli studenti dell’Accademia di Brera proviene dall’estero – ma anche al bisogno di spazi culturali aperti alla comunità.
Opportunità di Investimento
Il nuovo studentato dell’Accademia di Belle Arti di Brera rappresenta un’opportunità unica per i piccoli investitori, grazie alla sua posizione strategica nell’area dell’ex Scalo Farini, destinata a diventare uno dei poli attrattivi più dinamici di Milano. La combinazione di architettura innovativa, sostenibilità ambientale e integrazione urbana rende questo progetto un investimento sicuro e lungimirante, con solide prospettive di crescita e un impatto positivo sulla comunità e sull’ambiente.
Il completamento del progetto è previsto entro i prossimi due anni e mezzo, offrendo all’Accademia di Breta la possibilità di partecipare attivamente alla trasformazione di Milano, contribuendo allo sviluppo di una nuova generazione di residenze universitarie sostenibili e di qualità.