Milano si appresta a vivere una grande trasformazione urbana con la recente assegnazione del progetto di riqualificazione dello Scalo Farini e dello Scalo San Cristoforo. La gara, indetta dalle Ferrovie dello Stato, ha attratto notevole interesse nonostante le sfide del settore immobiliare globale, testimoniando il dinamismo del mercato milanese. Con la partecipazione di player di spicco, la vittoria è andata a Hines, in collaborazione con Unicredit e Prelios, battendo la concorrenza di Coima, Generali Real Estate e Emaar Properties, quest’ultima nota per essere proprietaria del Burj Khalifa di Dubai.

Il progetto di riqualificazione dello Scalo Farini, estendendosi per circa 45 ettari in un’area centralissima vicino alle stazioni di Porta Garibaldi e Lancetti, rappresenta una delle più grandi trasformazioni urbane in atto a Milano. L’offerta presentata si aggira intorno ai 500 milioni di euro, segnando un importante investimento nel tessuto urbano della città.
Una caratteristica saliente di questo progetto è l’attenzione alla sostenibilità e all’accessibilità abitativa. Circa il 65% dell’area dello Scalo Farini sarà trasformato in spazio verde pubblico, un impegno significativo per migliorare la qualità dell’aria e ridurre l’isola di calore urbano. Questo parco lineare avrà una forma che connetterà Garibaldi a Bovisa, diventando uno dei quattro parchi più grandi di Milano e contribuendo alla riduzione della temperatura del quartiere di circa due gradi.

Un elemento innovativo è l’inclusione dell’edilizia convenzionata, che costituirà il 30% del totale allo Scalo Farini. Questo aspetto rappresenta un cambiamento rispetto a progetti precedenti come Porta Nuova e City Life, che prevedevano pochissima edilizia convenzionata. Questa scelta mira a creare case a prezzi più accessibili, un obiettivo in linea con le nuove direttive urbane. Il Comune di Milano manterrà anche un diritto d’opzione sull’acquisto di alcune di queste unità abitative una volta completate, potenzialmente ampliando il patrimonio abitativo pubblico.

Un altro elemento chiave del progetto è il focus sulla cultura e sull’istruzione. Al centro dello Scalo Farini sorgerà il nuovo campus dell’Accademia di Brera, che unirà le sue attuali sedi in un unico spazio, stimolando l’arte e la cultura nel cuore di Milano. Inoltre, il progetto prevede la costruzione di strutture residenziali, commerciali e direzionali, tra cui la potenziale nuova sede di Unicredit, attualmente situata in Piazza Gae Aulenti.

Per quanto riguarda lo Scalo San Cristoforo, il progetto prevede la realizzazione di un grande parco pubblico, senza la costruzione di nuovi volumi privati. Il finanziamento per questo parco proviene dagli oneri di urbanizzazione dello Scalo Farini, seguendo il principio che le risorse generate da un intervento più centrale debbano supportare la riqualificazione di altre parti della città.
Questo imponente progetto urbano ha anche un impatto significativo sul sistema di trasporto pubblico milanese. Le regole urbanistiche stabiliscono che metà delle “plusvalenze” generate dagli scali vadano a finanziare la realizzazione della circle line di Milano, un quasi anello ferroviario che potrebbe offrire servizi con frequenze quasi da metropolitana. Questo migliorerebbe notevolmente il trasporto regionale, un aspetto cruciale per la crescita e lo sviluppo della città.

In conclusione, la riqualificazione degli scali Farini e San Cristoforo rappresenta un passo fondamentale per il futuro di Milano. Non solo promette di trasformare l’aspetto fisico della città con spazi verdi e nuove strutture, ma mira anche a rafforzare la sostenibilità ambientale, l’accessibilità abitativa e la qualità della vita urbana. Questo progetto, insieme agli altri sei scali in fase di riqualificazione, segna l’inizio di una nuova era per Milano, con un impatto che si estenderà ben oltre i confini della città.

In questo articolo vi abbiamo descritto nel dettaglio come sarà il quartiere che sorgerà nello Scalo Farini. Continuate a seguirci per rimanere aggiornati sulla trasformazione del nostro quartiere.